Yvette Théraulaz

1947

Artista, cantante e attrice, Svizzera romanda

Situation professionnelle en 2019

"Mi piace scrivere, inventare, realizzare delle «tournée canore» per parlare delle donne, dell’amore e della vita"

Il mio percorso

Sono un’artista, cantante e attrice e ho il privilegio di andare in scena per mettere in parole e in musica l’essere umano. È la strada che ho scelto per incontrare gli altri.

Ciò che mi appassiona. Esercitare un mestiere in cui l’effimero si fonde con le emozioni e il pensiero. Una professione a dimensione umana, poetica e politica. Amo fare le prove, imparare i testi, sentire il pubblico ridere e applaudire, parlare con spettatrici e spettatori dopo una rappresentazione, vederli emozionati. Mi piace ricevere complimenti e scoprire nuovi testi. E poi scrivere, inventare, realizzare delle «tournée canore» per parlare delle donne, dell’amore e della vita.

Il mio percorso. Ho la fortuna inaudita di poter ancora, alla mia età, recitare e cantare. Un percorso fatto di incontri con testi, autrici, autori e canzoni, registe e registi, musiciste e musicisti, attrici e attori e con tutti coloro che fanno questo mestiere. È un lavoro impegnato e collettivo, il mio. Ho innanzitutto potuto contare sull’approvazione dei miei genitori e poi sono stata, per così dire, «adottata» dalla professione. Molti teatri hanno avuto fiducia in me e hanno prodotto i miei numerosi spettacoli musicali.

Difficoltà, ostacoli? Invecchiando c’è il rischio che la memoria giochi brutti scherzi, a volte ho paura che possa tradirmi. Negli ambienti teatrali, così come nella società in generale, il sessismo e la misoginia sono all’ordine del giorno. Due disvalori su cui ho cercato di attirare l’attenzione attraverso le mie interpretazioni e i miei spettacoli.

Amo cantare e recitare. Lo faccio cercando di essere il più «giusta» possibile e sono felice che talvolta sia utile.

Questionario di Proust

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Au-delà de votre profession

Les émissions sur France culture, j’écoute beaucoup la radio. J’observe et suis émerveillée par les petits enfants. Je regarde la télévision.

Des personnes qui vous inspirent

Je suis plus que touchée par les femmes qui gagnent péniblement leur vie, qui ont des enfants à charge et qui subissent sur leur lieu de travail le harcèlement sexuel. Et j’aime les hommes libres et forts comme le vent, comme le dit Anne Sylvestre dans sa chanson «Une sorcière comme les autres».

Un livre & un film

Chaque fois que je lis un bon livre, il m’inspire et m’aide à confectionner mon cœur et pareil pour les films.

Un modèle

Peut-être Berthold Brecht pour le théâtre, Barbara, Brassens et Brel pour la chanson et Jeanne Moreau pour le cinéma.

Un objet

Une question que je ne me suis jamais posée.

Une couleur

Le noir et le rouge.

Un rêve

Bien vivre ma vieillesse.