Il mio percorso"Sono orgogliosa di essere femminista da 40 anni e di aver fatto delle ricerche sulle donne e sui mass media."
Sono giornalista e fotografa, animatrice di seminari e spettacoli di teatro-forum e radiocronista. Nel 2003 ho fondato una rivista di turismo pedestre. Ho inoltre lavorato come insegnante, dalla scuola materna all’università, ricercatrice in scienze della formazione, formatrice per adulti e… guida-accompagnatrice di viaggi organizzati.
Ciò che mi appassiona. Favorire la trasmissione non solo di cono- scenze, ma anche di «saper fare» e «saper essere». Avere l’impressione, a fine giornata, di aver contribuito, nel mio piccolo, a migliorare il mondo.
Chi mi ha sostenuto. La mia molla sono la curiosità e la voglia di scoprire. Per molto tempo ho avuto un’energia fuori dal comune. Sulla mia strada ho incontrato tante brave persone. Alcuni docenti universitari, colleghe e colleghi, collaboratrici e collaboratori hanno creduto nei miei progetti. Ho potuto contare anche su una fitta rete di amicizie. E gli uomini della mia vita non mi hanno mai tarpato le ali!
Difficoltà, ostacoli? Una carriera al rallentatore per il semplice fatto di essere donna. Tanti ostacoli e prove da superare per un riconoscimento professionale decisamente inferiore.
Sono orgogliosa di aver svolto più attività contemporaneamente, con impegno e passione, crescendo i miei figli e riprendendo gli studi, da 30 a 40 anni, fino al dottorato in scienze dell’informazione. Sono orgogliosa di essere femminista da 40 anni e di aver fatto delle ricerche sulle donne e sui mass media. I risultati dei miei lavori, riconosciuti dal mondo scientifico, hanno confermato alcune intuizioni o constatazioni femministe.
Lire, écrire et voyager.
Florence Montreynaud et Alexandre Jollien.
Un seul livre ? Impossible ! et Qu’est-ce qu’on attend pour être heureux ? (Coline Serreau).
Charlotte Delbo, femme de lettres et résistante : «Faites quelque chose/Apprenez un pas/Une danse/Quelque chose qui vous justifie/Qui vous donne le droit/D’être habillés de votre peau de votre poil/Apprenez à marcher et à rire/Parce que ce serait trop bête/À la fin/Que tant soient morts/Et que vous viviez/Sans rien faire de votre vie».
Un chaudron plein d’une bonne soupe, nourrissante et savoureuse, à partager entre ami-e-s.
Le orange
Que tous les enfants du monde, filles et garçons, aillent à l’école le ventre plein et en bonne santé.