Il mio percorso"Nei campi base mi sento a mio agio con tutti nonostante sia una donna riservata, concentrata e padrona di sé. Questi aspetti della mia personalità contribuiscono sicuramente alla mia efficacia."
Sono alpinista, himalaysta e conferenziera. Nel 2017 totalizzo sette cime di oltre 8000 metri e 107 notti in tenda a più di 5000 metri di altitudine. Nel 2018 aggiungo una cima al mio palmarès e arrivo a otto, tra cui l’Everest e il K2. Nel freddo, in balia di vento, neve e ghiaccio, sotto l’effetto della rarefazione dell’ossigeno che provoca cefalee, vomito, inappetenza e indebolimento. L’asprezza dell’ambiente e il disagio permanente mettono a dura prova anche i nervi e l’umore dei «conquistatori dell’inutile». Sopporto bene le privazioni, ma apprezzo di poter recuperare le forze gustandomi le comodità della vita in Svizzera. Nei campi base mi sento a mio agio con tutti nonostante sia una donna riservata, concentrata e padrona di sé. Questi aspetti della mia personalità contribuiscono sicuramente alla mia efficacia: in spedizione nulla può distrarmi dal mio obiettivo. Nelle conferenze che tengo nelle aziende trasmetto un messaggio positivo a partire dalla mia esperienza: tenacia, umiltà e spirito di squadra sono gli elementi chiave del mio approccio. Si dice che sono credibile, che ci si può identificare in me.
Ciò che mi appassiona. Il mio lavoro. Che poi non è un «lavoro», ma una passione che adoro condividere.
Il mio percorso. La mia passione mi permette di vivere modestamente, soprattutto grazie agli sponsor che mi seguono e mi sostengono nell’avventura delle spedizioni. È un lungo percorso fatto di incontri, decisioni e assunzione di rischi. Un momento chiave è stata la crisi finanziaria del 2008 che, nel 2011, ci ha costretto a chiudere la nostra società. E poi il sostegno dell’Istituto futura21, delle amiche e degli amici più cari e dei primi sponsor che hanno avuto fiducia in me.
Difficoltà, ostacoli? Le difficoltà a riunire i fondi necessari anno dopo anno. Sono poche le donne nel mio campo, ma reputo che essere una donna sia un vantaggio anziché un ostacolo.
Sono orgogliosa del mio percorso, delle vette conquistate, di promuovere l’himalaysmo in modo semplice e impegnato.
Les sports de montagne en général, le cinéma, la lecture et la musique.
Nives Meroi et Antonio Carlos Jobim.
Shantaram (Gregory David Roberts) et Himalaya : L’enfance d’un chef (Éric Valli).
Non, pas de modèle particulier.
Mes bracelets
Le noir
Fouler le sommet des quatorze 8000 de la planète.