Il mio percorso"Il moi punto forte è la passione per la medicina. Non mi arrendo mai nonostante abbia avuto numerosi problemi."
Sono medico estetico e specialista in chirurgia generale. Il mio campo è la medicina estetica rigenerativa. Precedentemente ho lavorato all’unità di trapianti di fegato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Questo prima di passare alla medicina estetica, appunto. Cinque anni fa mi sono stabilita a Lugano, dove ho aperto il mio studio privato. Collaboro anche con un’équipe di chirurghi estetici presso una clinica privata.
Ciò che mi appassiona. Mi piace aiutare le mie e i miei pazienti a essere più felici e soddisfatti del loro corpo e insegnare loro a prendersi cura della loro pelle. E poi sono molto curiosa, non smetto mai di imparare.
Il mio percorso. Il momento chiave della mia carriera è stato quando ho deciso di trascorrere qualche settimana a Seul per studiare un trattamento estetico basato sull’uso di fili sottocutanei inventato da medici coreani. Lì è scoccata la scintilla.
Spesso la medicina estetica è considerata una disciplina commerciale poco scientifica. Ma non è affatto così: ci sono ottimi medici che fanno ricerca clinica tutti i giorni, come me. È qualcosa che cerco di spiegare ai miei pazienti e, in generale, alle persone che incontro.
Difficoltà, ostacoli? La chirurgia e la medicina sono ancora considerate professioni maschili. Non ci sono molte donne nel mio campo. La chirurgia, poi, è vista come una professione tipicamente maschile perché implica trascorrere ore e ore in sala operatoria e richiede molta resistenza e forza fisica. Ma con l’avvento della chirurgia laparoscopica e robotica le cose stanno cambiando.
Il mio punto forte è la passione per la medicina. Non mi arrendo mai nonostante abbia avuto numerosi problemi di salute.
Regenerative medicine
Barbara Bass and my father.
Keeping Hope Alive (Hawa Abdi, Sarah J. Robbins) and Seven Pounds (Gabriele Muccino).
Malala Yousifazi, Elisabeth Garred Anderson and Samanta Cristoforetti.
A pumice stone
Green
Gender equality in all teams