Il mio percorso"Sono orgogliosa del mio percorso, soprattutto dei progetti che ho portato a termine, e di contribuire alla promozione delle professioni scientifiche tra le donne"
Sono ingegnera informatica specializzata in software, mi occupo dell’implementazione di programmi per soddisfare le esigenze della clientela. Attualmente lavoro per il Conservatoire et Jardin botaniques di Ginevra allo sviluppo di un nuovo strumento di gestione.
Ciò che mi appassiona. L’innovazione e il cambiamento. In questo lavoro, in effetti, quello che viene chiesto è sviluppare sistemi innovativi che rispondano alle esigenze dei clienti. Inoltre, trattandosi di un settore in rapida evoluzione, dobbiamo spesso creare sistemi diversi a seconda delle necessità.
Il mio percorso. Tutto è partito da mio fratello, perito elettronico, e dalla mia passione per il fai da te. Quand’ero piccola aiutavo spesso mio fratello con l’informatica o l’elettronica e così mi è venuta voglia di approfondire le mie conoscenze.
Terminata la scuola dell’obbligo non volevo proseguire gli studi, ma fare qualcosa di più pratico. Così ho deciso di iscrivermi al Centre de formation professionnelle technique (CFPT) in informatica, dove ho ottenuto un Certificato federale di capacità (CFC) in informatica con una maturità professionale integrata.
Dopo il CFC, ho deciso di continuare e diventare ingegnera informatica. Mi sono quindi iscritta all’HEPIA, dove ho ottenuto un Bachelor of Science in ingegneria delle tecnologie informatiche con specializzazione in software e sistemi complessi.
Dopo il Bachelor ho avuto la possibilità di lavorare a tempo parziale come assistente all’HEPIA frequentando contemporaneamente un Master of Science in Engineering con specializzazione in tecnologie dell’informazione che mi ha permesso di perfezionare le mie conoscenze nel campo dell’ingegneria.
Ho potuto sempre contare sul sostegno della mia famiglia, delle mie amiche, dei miei amici, di colleghe e colleghi.
Difficoltà, ostacoli? Secondo me gli ostacoli sono soprattutto sociali, e per diverse ragioni.
La prima è la visione delle professioni scientifiche, spesso considerate come una cosa da uomini… Una donna è perfettamente in grado di sviluppare e implementare nuove idee, non è un lavoro in cui c’è bisogno di forza fisica.
La seconda è la mancanza di sostegno. Spesso le donne vogliono intraprendere una carriera scientifica ma non hanno appoggi o non sono abbastanza determinate per seguire questa strada.
Infine, c’è la personalità di ognuna. Devo ammettere che essere sempre circondata da uomini non è facile: integrarsi è possibile ma dipende dal carattere.
Sono orgogliosa del mio percorso, soprattutto dei progetti che ho portato a termine, e di contribuire alla promozione delle professioni scientifiche tra le donne. Ma soprattutto sono orgogliosa di chi sono e di essere sempre fedele me stessa.
La pâtisserie, la cuisine, la lecture et le «Do It Yourself».
La femme que je peux devenir si je m’en donne les moyens et mon père.
Divergent (Veronica Roth) et The Fault In Our Stars (Josh Boone)
Aucun
Je dirais que ce qui me représente le plus n’est pas un objet mais le fait d’être souvent associée à l’image d’une maman attentionnée alors que je ne suis pas encore mère.
Le rouge
Fonder une famille, réussir dans la vie et être heureuse.