Kristin Becker Van Slooten

1962

Membro del Consiglio dei Politecnici federali e responsabile di progetto presso il Bureau de l’égalité des chances all’EPFL, Losanna

Situation professionnelle en 2019

"Ho avuto la fortuna di poter contare sempre sull’appoggio dei miei superiori quando ho deciso di cambiare funzione."

Il mio percorso

Sono membro del Consiglio dei Politecnici federali (PF) dal 2017. Il Consiglio è l’organo di direzione strategica e sorveglianza del settore dei PF, in seno al quale rappresento le Assemblee universitarie dei Politecnici federali di Zurigo e Losanna (ETHZ e EPFL). Ogni Assemblea universitaria è composta in maniera paritetica da persone di quattro categorie (docenti, collaboratrici e collaboratori scientifici, collaboratrici e collaboratori amministrativi e tecnici, studentesse e studenti). In veste di delegata di entrambe le assemblee, difendo gli interessi dei membri dei due politecnici federali durante i dibattiti sulle varie questioni trattate dal Consiglio dei PF.

Sono inoltre responsabile di progetto presso il Bureau de l’égalité des chances all’EPFL, dove gestisco soprattutto programmi di coaching e mentoring per dottorande, dottorandi e post-doc. Essendo una piccola équipe, mi occupo di tanti aspetti, da quelli strategici a quelli più prettamente operativi. Infine, sono Maître d’enseignement et de recherche (MER) in ecotossicologia, ma non insegno più e non faccio più ricerca.

Ciò che mi appassiona. Impegnarmi per una giusta causa in un ambiente stimolante, avere buoni rapporti umani con le persone con cui collaboro, trasmettere conoscenze e valori, dare il mio piccolo contributo. Come si dice in inglese, «make a difference».

Il mio percorso. Non ho mai programmato la mia carriera a tavolino, penso di aver semplicemente saputo cogliere le opportunità che si presentavano. Ho avuto la fortuna di poter contare sempre sull’appoggio dei miei superiori quando ho deciso di cambiare funzione. Ho studiato biologia all’Università di Ginevra e ho fatto il dottorato in chimica ambientale ed ecotossicologia all’EPFL. Dal 1995 al 2002 sono stata collaboratrice scientifica presso il laboratorio di chimica ambientale ed ecotossicologia, dove a partire dal 2002 ho diretto il gruppo di ricerca in ecotossicologia sperimentale, ottenendo nel 2005 il titolo di MER. Dal 2006 al 2016 sono stata vicepresidentessa e vicesegretaria generale dell’EPFL. Oltre al bagaglio scientifico, le mie conoscenze linguistiche (francese, tedesco, inglese) si sono rivelate decisive.

Quando ero studentessa militavo per Greenpeace e con un gruppo di amiche e amici abbiamo fondato la prima antenna di Greenpeace in Svizzera. È stata un’esperienza entusiasmante che mi ha molto arricchita e che mi ha sicuramente aiutata a sviluppare il mio senso di giustizia e la volontà di impegnarmi per un mondo migliore.

Difficoltà, ostacoli? Qualche frustrazione ogni tanto, quando le cose vanno a rilento o non come vorrei io. Ci sono poche donne in questo settore, ma ho avuto la fortuna di non incontrare ostacoli sul mio cammino per il fatto di essere donna.

Sono orgogliosa di essere riuscita a conciliare vita familiare e professionale, il che non è stato facile perché dopo la morte di mio marito mi sono trovata a crescere mio figlio da sola. Sono anche orgogliosa di conoscere bene l’EPFL e il settore dei PF. E delle mie doti di mediatrice. C’è una frase di H.S. Truman che cito spesso: «It is amazing what you can accomplish if you do not care who gets the credit».

Questionario di Proust

Questo riquadro viene presentato nella lingua originale
Au-delà de votre profession

L’égalité des chances et la diversité sous toutes ses formes, les sciences de l’environnement, la nature, mon fils, ma famille et mes ami-e-s, le développement personnel et beaucoup d’autres choses…

Des personnes qui vous inspirent

Paula Modersohn-Becker et Nelson Mandela.

Un livre & un film

Plutôt un documentaire : Churubamba : Les footballeuses des Andes (Carmen Butta).

Un modèle

Mon superviseur de travail de diplôme (maintenant master) et surtout mon directeur de thèse. Ils m’ont fait confiance et appris la rigueur scientifique mais aussi le respect, l’éthique, la tolérance et l’ouverture au monde.

Un objet

Une forêt

Une couleur

Le vert

Un rêve

Que le monde aille mieux.