Ardemis Boghossian

1985

Professoressa al Politecnico federale di Losanna (EPFL), Losanna

Situation professionnelle en 2019

"Le moderne tecnologie sono state inventate da idealisti: ritengo che la scienza mi permetta di fornire un contributo all’umanità e questo mi fa sentire pienamente realizzata."

Il mio percorso

Sono docente di ingegneria chimica, insegno ingegneria elettrochimica e ingegneria dei processi. In veste di ricercatrice principale del Laboratoire de nanobiotechnologie (LNB), svolgo ricerche nel campo delle tecnologie dei sensori ottici biomedici e dei dispositivi per applicazioni energetiche basate su biosensori.

Ciò che mi appassiona. Creare nuove tecnologie che migliorano la vita delle persone. Le mie ricerche si concentrano su tecnologie che rispondono ad esigenze biomediche non soddisfatte e su applicazioni energetiche che possono servire a rimuovere le barriere di accesso delle popolazioni alle fonti di energia. Le moderne tecnologie sono state inventate da idealisti: ritengo che la scienza mi permetta di fornire un contributo all’umanità e questo mi fa sentire pienamente realizzata.

Il mio percorso. Quand’ero piccola, il mio gioco preferito era utilizzare il camion del mio fratellino per mischiare «prodotti chimici» trovati in giardino facendo finta di essere una scienziata curiosa e piena di immaginazione. Quando ho ad esempio imparato che le piante e alcuni batteri sono in grado di catturare la luce, mi sono interessata alla creazione di batteri che si comportano come dei pannelli solari con cui rivestire l’intera superficie terrestre. Pian piano ho capito che le tecnologie non sono solo divertenti, ma aiutano anche a risolvere i problemi socioeconomici e politici del mondo.

I miei genitori, mio fratello e mia sorella non hanno mai smesso di sostenermi e di fare il tifo per me. Nella vita di tutti i giorni il mio alleato più prezioso è mio marito.

Difficoltà, ostacoli? Perché fermarsi alla biologia, alla chimica e alla fisica? Anche l’informatica e l’economia sono discipline stimolanti. Mi piacerebbe approfondirle in modo da utilizzarle per i miei lavori attuali, collocandole in una prospettiva diversa.

Per quanto riguarda la carriera, le difficoltà che le donne incontrano sono senz’altro legate al dover conciliare vita professionale e familiare. Le candidate ai posti di docente sono ancora troppo poche. In fondo non stupisce se si pensa all’immagine della donna trasmessa dai mezzi di comunicazione tradizionali, che tendono a relegarci alle discipline umani- stiche, mentre le personalità di spicco in campo scientifico e tecnologico sono quasi sempre uomini. Di noi scienziate si parla poco.

E poi, una volta arrivate alla docenza, gli ostacoli non sono finiti, perché ci sono studenti e ricercatori esperti che ci considerano troppo tiranniche se dimostriamo fermezza oppure che non ci prendono sul serio se siamo troppo accondiscendenti. Alcuni si spingono persino a dire che una professoressa non merita di occupare un certo posto perché lo avrebbe soffiato a loro…

Sono orgogliosa di avere una specializzazione tecnica non convenzionale e unica nel suo genere in nanofisica ottica e ingegneria biologica che permette di creare tecnologie a cavallo tra materiali artificiali e biologici. Il mio team di ricerca ha ad esempio inventato nuove tecniche per visualizzare i meccanismi biologici interni dei microorganismi, sfruttare l’energia attraverso cellule fotovoltaiche viventi e misurare, solo grazie alla luce, le concentrazioni di sostanze come il glucosio nel corpo umano.

Questionario di Proust

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Au-delà de votre profession

Voyager pour les paysages mais aussi les aspects culturels tels que la cuisine étrangère. Les actualités et l’histoire de ma communauté arménienne.

Des personnes qui vous inspirent

Ma superviseure postdoctorale et Prix Nobel de chimie 2018 Frances Arnold. En tant que scientifique, confrontée à de nombreuses difficultés personnelles et professionnelles, elle a poursuivi ses objectifs novateurs. Et Alex Manoogian, réfugié arménien aux USA, homme d’affaires prospère et un grand philanthrope.

Un livre & un film

The Shawshank Redemption (Frank Darabont) et The Pursuit of Happyness (Gabriele Muccino).

Un modèle

Mon père électricien capable de résoudre tous les problèmes. Ma mère, formidable «main verte». Je pense poursuivre des recherches dans un domaine qui recoupe les talents de mes parents.

Un objet

Le couteau suisse, un outil de choix pour tout ingénieur.

Une couleur

Blanc, qui contient toute la lumière colorée, représentant les multiples facettes que nous pouvons incarner. Une couleur adaptable, agréable, esthétique et pratique.

Un rêve

Je suppose que mon rêve serait que tout le monde puisse avoir une chance équitable de réussir, peu importe le lieu de naissance ou les conditions de vie.