Cristina Gaggini

1969

Direttrice romanda di economiesuisse, Losanna

Situation professionnelle en 2019

"Apprezzo il fatto di poter puntare dritta all’obiettivo, lanciare dei progetti e avere il margine di manovra necessario per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissi."

Il mio percorso

Laureata in scienze politiche, ho una lunga esperienza nel campo delle relazioni commerciali e della comunicazione. Come direttrice romanda della Federazione delle imprese svizzere, difendo gli interessi delle aziende dinanzi alle Camere federali, dove vengono elaborate le leggi, e mi esprimo a loro nome davanti ai mass media e alla popolazione della Svizzera romanda. Si tratta in totale di 100 000 società che danno lavoro a circa due milioni di persone.

Mi piace difendere delle cause, battermi e comunicare all’interno di un gruppo ristretto, ma anche di fronte a un pubblico numeroso. Ho ben chiaro per chi mi alzo al mattino: decine di migliaia di imprenditrici e imprenditori con le loro équipe che lavorano tenacemente per offrire prodotti e servizi di qualità, in Svizzera e all’estero.

Il mio è un lavoro appassionante e stimolante, sia sul piano intellettuale che umano. Le nostre posizioni vengono decise di comune accordo con i nostri membri, all’interno di commissioni permanenti. Apprezzo il fatto di poter puntare dritta all’obiettivo, lanciare dei progetti e avere il margine di manovra necessario per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissi.

La digitalizzazione porta con sé occasioni imperdibili, pensiamo ad esempio al campo medico, ma anche delle sfide, soprattutto per il mondo del lavoro. Ho voglia di dare il mio contributo affinché la tecnologia sia al servizio dell’uomo e non viceversa.

Il mio percorso. Le competenze, da sole, non bastano. Contano altrettanto, se non di più, l’atteggiamento e il savoir-faire. La lealtà, l’integrità, la perseveranza, la flessibilità, il sapersi muovere, la capacità di lavorare in squadra, di adeguarsi ai cambiamenti e di gestire la complessità sono qualità molto ricercate. E lo sono ancora di più nell’era digitale.

Non ho mai pianificato la mia carriera, mi sono limitata a cogliere le opportunità che si presentavano per il gusto della sfida e della novità dicendomi che non avevo nulla da perdere. Devo molto a Chantal Balet, che mi ha offerto di prendere il suo posto a capo dell’ufficio romando di economiesuisse anche se non avevo esperienza di comunicazione politica. Oggi cerco a mia volta di dare una possibilità ai giovani, alle donne soprattutto, perché tendono ad avere meno fiducia in se stesse. La mia famiglia e la mia cerchia di amicizie sono fondamentali.

Difficoltà, ostacoli? Ho dovuto accettare di non sapere e di non poter controllare sempre tutto. Ci sono ancora troppo poche donne ai vertici di aziende e organizzazioni economiche, ma anche dei sindacati. La nostra organizzazione, invece, è diretta a livello nazionale da una donna, così come i nostri uffici di Berna e Lugano. Siamo dunque in quattro, me compresa. Nessuna di noi, però, è sposata o ha figli. L’ostacolo principale sta nel conciliare vita familiare e carriera. Dobbiamo continuare a migliorare la situazione perché l’economia e il nostro Paese hanno bisogno di noi! Le donne sono spesso più qualificate degli uomini ed è provato che i team misti sono di gran lunga più efficienti.

Sono orgogliosa di battermi per il mio Paese e per la nostra democrazia. Noi, cittadine e cittadini svizzeri, abbiamo la possibilità di dire la nostra su argomenti importanti come il sistema delle pensioni, il livello delle imposte, gli accordi con l’Unione europea, la produzione di energia e persino… sulle mucche con le corna! Da questo punto di vista, la Svizzera è unica al mondo. Una parte importante delle attività mie e del mio team consiste proprio nell’informare la popolazione sugli oggetti posti in votazione.

Questionario di Proust

Questo riquadro viene presentato nella lingua originale
Au-delà de votre profession

La littérature, les arts, mais aussi les sciences humaines.

Des personnes qui vous inspirent

Christine Lagarde et Jean-Paul II.

Un livre & un film

Le journal d’Anne Frank et Fanny et Alexandre (Ingmar Bergman).

Un modèle

Des scientifiques, artistes, médecins ou leaders politiques, philosophes et entrepreneurs et entrepreneuses qui ont contribué à faire avancer l’humanité. Certaines très connues, d’autres restées – comme hélas beaucoup de femmes – dans l’ombre.

Un objet

Un sac à main en cuir grainé, souple et suffisamment grand pour y fourrer toutes sortes d’objets.

Une couleur

Le orange. La couleur de l’énergie, de l’enthousiasme mais aussi du calme et de l’intuition.

Un rêve

Ne pas avoir de regrets ni de remords.